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Riflessioni di Friedrich Nietzsche

Riflessioni di Friedrich Nietzsche

Friedrich Nietzsche Riflessioni filosofiche brevi
Friedrich Nietzsche Riflessioni filosofiche brevi

linedividerNo. La vita non mi ha disilluso. Di anno in anno la trovo invece più ricca, più desiderabile e più misteriosa – da quel giorno in cui venne a me il grande liberatore, quel pensiero cioè che la vita potrebbe essere un esperimento di chi è volto alla conoscenza – e non un dovere, non una fatalità, non una frode. E la conoscenza stessa: può anche essere per altri qualcosa di diverso, per esempio un giaciglio di riposo o la via ad un giaciglio di riposo; oppure uno svago o un ozio; ma per me essa è un mondo di pericoli e di vittorie, in cui anche i sentimenti eroici hanno le loro arene per la danza e per la lotta. “La vita come mezzo della conoscenza” – con questo principio nel cuore si può non soltanto valorosamente, ma perfino gioiosamente vivere e gioiosamente ridere.
Friedrich Nietzsche

Tutta la bellezza e la magnificenza che abbiamo prestato alle cose reali e immaginate , io voglio rivendicarla come proprietà e opera dell’ uomo : come la sua più bella apologia . L’ uomo come poeta, pensatore , Dio , amore , forza; ammiriamo la sua regale generosità , con cui ha fatto doni alle cose per impoverire se stesso e sentirsi miserabile ! Finora il suo maggiore disinteresse fu questo , che egli ammirò e adorò e seppe nascondere a se stesso che egli stesso aveva creato ciò che ammirava.
Friedrich Nietzsche

Io vi insegno il superuomo. L’ uomo é qualcosa che deve essere superato. Che avete fatto per superarlo? Tutti gli esseri hanno creato qualcosa al di sopra di sè:e voi volete essere il riflusso in questa grande marea e retrocedere alla bestia piuttosto che superare l’ uomo?Che cosa é per l’uomo la scimmia?Un ghigno o una vergogna dolorosa.E questo appunto ha da essere l’ uomo per il superuomo:un ghigno o una dolorosa vergogna.Avete percorso il cammino dal verme all’ uomo,e molto in voi ha ancora del verme.In passato foste scimmie,e ancor oggi l’ uomo é più scimmia di qualsiasi scimmia.E il più saggio tra voi non é altro che un’ibrida disarmonia di pianta e spettro. Voglio forse che diventiate uno spettro o una pianta?Vedete, io vi insegno il superuomo! Il superuomo è il senso della terra. La vostra volontà vi dica: sia il superuomo il senso della terra! Vi scongiuro, fratelli rimanete fedeli alla terra e non credete a quelli che vi parlano di speranze ultraterrene! Essi sono degli avvelenatori, che lo sappiano o no. Sono spregiatori della vita, moribondi ed essi stessi avvelenati, dei quali la terra è stanca: se ne vadano pure! Una volta il sacrilegio contro Dio era il sacrilegio più grande, ma Dio è morto, e sono morti con Dio anche quei sacrileghi. Commettere sacrilegio contro la terra è ora la cosa più spaventosa, e fare delle viscere dell’imperscrutabile maggior conto che del senso della terra!
Friedrich Nietzsche

Ah fratelli, questo dio che creai era opera e follia umana, come tutti gli dei! Uomo era, e solo un povero frammento di uomo e di io: dalla mia cenere e dalla mia vampa venne a me, questo fantasma: E in verità non mi venne dall’aldilà! Ma che avvenne fratelli? Superai me stesso, me stesso sofferente, portai la mia cenere al monte, trovai per me una fiamma più limpida. Ed ecco! Il fantasma si allontanò da me! …Un nuovo orgoglio mi insegnò il mio io, e io lo insegno agli uomini: non nascondere più la testa nella sabbia delle cose celesti, ma portala libera e scoperta, una testa terrena che crea un senso alla terra….Malati e moribondi erano quelli che disprezzavano corpo e terra e inventarono il cielo e le redentrici gocce di sangue.
Friedrich Nietzsche

Voi , uomini superiori, imparate questo da me : sul mercato nessuno crede a uomini superiori. E , se volete parlare lì , sia pure ! Ma la plebe dirà ammiccando : << Noi siamo tutti uguali , l’ uomo é uomo ; davanti a Dio siamo tutti uguali ! >> . Davanti a Dio ! Ma questo Dio é morto . Davanti alla plebe , però , noi non vogliamo essere uguali . Uomini superiori , fuggite il mercato!
Friedrich Nietzsche

Ecco la tana della tarantola! Vuoi vederla tu stesso ? Qui pende la sua ragnatela : toccala , che frema . Eccola venire docilmente : benvenuta , tarantola ! Nero sta sul tuo dorso il tuo triangolo e distintivo ; e io so anche che cosa si annida nella tua anima . Vendetta si annida nella tua anima : dove tu mordi , si forma una nera schianza ; con la vendetta il tuo veleno fa venire le vertigini all’ anima! Così io parlo per similitudine a voi , che fate venire le vertigini alle anime , voi predicatori dell’ uguaglianza ! Tarantole siete voi per me , e in segreto smaniose di vendetta! … così parla a me la giustizia : – gli uomini non sono uguali – E neppure devono diventarlo! Che sarebbe il mio amore per il superuomo se io parlassi diversamente ? Per mille ponti e sentieri devono sospingersi verso il futuro , e tra loro deve essere posta sempre più guerra e diseguaglianza : così mi fa parlare il mio grande amore ! …Invero Zarathustra non é vento che ruoti vorticoso ; e se anche é un danzatore , non sarà mai un danzatore per morso di tarantola!
Friedrich Nietzsche

I veri filosofi sono coloro che comandano e legiferano: essi affermano “così deve essere!”, essi determinano in primo luogo il “dove” e l’”a che scopo” degli uomini e così facendo dispongono del lavoro preparatorio di tutti gli operai della filosofia, di tutti i soggiogatori del passato — essi protendono verso l’avvenire la loro mano creatrice e tutto quanto è ed è stato diventa per essi mezzo, strumento, martello. Il loro “conoscere” è creare, il loro creare è una legislazione, la loro volontà di verità è volontà di potenza. — Esistono oggi tali filosofi? Sono già esistiti tali filosofi? Non devono forse esistere tali filosofi?
Friedrich Nietzsche

Se la Buona Novella della vostra Bibbia fosse scritta anche sul vostro volto, voi non avreste bisogno di insistere così ostinatamente perché si creda nell’autorità di questo libro: le vostre opere, le vostre azioni dovrebbero rendere quasi superflua la Bibbia perché voi stessi dovreste continuamente costituire la Bibbia nuova.
Friedrich Nietzsche

Una felicità che finora l’uomo non ha mai conosciuto: la felicità di un dio colmo di potenza e d’amore, di lacrime e di riso, una felicità che, come il sole alla sera, non si stanca di effondere doni della sua ricchezza inestinguibile e li sparge nel mare, e come il sole, soltanto allora si sente assolutamente ricca, quando anche il più povero pescatore rema con un remo d’oro! Questo sentimento divino si chiamerebbe, allora -umanità!
Friedrich Nietzsche

Ogni volta che ho trovato un essere vivente , ho anche trovato volontà di potenza ; e anche nella volontà di colui che serve ho trovato la volontà di essere padrone . Il debole é indotto dalla sua volontà a servire il forte , volendo egli dominare su ciò che é ancora più debole : a questo piacere , però , non sa rinunciare . E come il piccolo si dà al grande , per avere diletto e potenza sull’ ancora più piccolo : così anche ciò che é più grande dà se stesso e , per amore della potenza , mette a repentaglio la sua vita.
Friedrich Nietzsche

E’ già da molto tempo che gli antichi dèi finirono : e , invero , ebbero una buona e lieta fine da dèi ! Essi non trovarono la morte nel crepuscolo , questa é la menzogna che si dice ! Piuttosto : essi risero una volta da morire , fino a uccidere se stessi ! Questo accadde , quando la più empia delle frasi fu pronunciata da un dio stesso , questa : Vi é un solo dio ! Non avrai altro dio accanto a me ! Un vecchio dio barbuto e burbero , un dio geloso trascese a questo modo : e allora tutti gli dèi risero e barcollarono sui loro seggi e gridarono : Ma non é proprio questa la divinità , che vi siano dèi ma non un dio ? Chi ha orecchi intenda.
Friedrich Nietzsche

Potrei credere solo a un dio che sapesse danzare . E quando ho visto il mio demonio , l’ ho sempre trovato serio , radicale , profondo , solenne: era lo spirito di gravità , grazie a lui tutte le cose cadono . Non con la collera, col riso si uccide. Orsù , uccidiamo lo spirito di gravità . Ho imparato ad andare: da quel momento mi lascio correre. Ho imparato a volare: da quel momento non voglio più essere urtato per smuovermi. Adesso sono lieve, adesso io volo, adesso vedo al di sotto di me, adesso é un dio a danzare, se io danzo.
Friedrich Nietzsche

Si vede che anche la scienza riposa su una fede, che non esiste affatto una scienza “scevra di presupposti”. La domanda se sia necessaria la verità, non soltanto deve avere avuto già in precedenza risposta affermativa, ma deve averla avuta in grado tale da mettere quivi in evidenza il principio, la fede, la convinzione che “niente è più necessario della verità e che in rapporto a essa tutto il resto ha soltanto un valore di secondo piano”. Questa incondizionata volontà di verità, che cos’è dunque? […] Ebbene, si sarà compreso dove voglio arrivare, vale a dire che è pur sempre una fede metafisica quella su cui riposa la nostra fede nella scienza; che anche noi, uomini della conoscenza di oggi, noi atei e antimetafisici, continuiamo a prendere anche il nostro fuoco dall’incendio che una fede millenaria ha acceso, quella fede cristiana che era anche la fede di Platone, per cui Dio è verità e la verità è divina… Ma come è possibile, se proprio questo diventa sempre più incredibile, se niente più si rivela divino salvo I’errore, la cecità, la menzogna, se Dio stesso si rivela come la nostra più lunga menzogna?”
Friedrich Nietzsche