
Quanto a me, povero diavolo, la mia biblioteca era un ducato anche troppo vasto!… Così, per sua gentilezza, sapendo che amavo i miei libri, non mi separò dalla biblioteca i cui volumi hanno per me un valore maggiore del mio regno!
Prospero nella Tempesta di William Shakespeare.
A book must be an ice-axe to break the seas frozen inside our soul.
Franz Kafka
I libri sono vivacemente e vigorosamente produttivi come quei favolosi denti del dragone che piantati qua e là possono far germogliare uomini armati.
John Milton
I libri ci danno un diletto che va in profondità, discorrono con noi, ci consigliano e si legano a noi con una sorta di familiarità attiva e penetrante.
Francesco Petrarca
Ogni lettore, quando legge, legge sé stesso. L’opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che è offerto al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in sé stesso.
Marcel Proust
Aforista: scrittore che con una manciata di parole vuole far concorrenza a un libro intero, e con un piccolo libro a una biblioteca.
Julien De Valckenaere
E’ mia ambizione dire in dieci frasi quello che altri dicono in interi volumi.
Friedrich Nietzsche
Ogni medico dovrebbe essere ricco di conoscenze, e non soltanto di quelle che sono contenute nei libri; i suoi pazienti dovrebbero essere i suoi libri.
Paracelso
I libri hanno gli stessi nemici dell’uomo: il fuoco, l’umidità, il tempo e il proprio contenuto.
Paul Valéry
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Carl William Brown
Ogni lettore, quando legge, legge sé stesso. L’opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che è offerto al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in sé stesso.
Marcel Proust
Quanto a me, povero diavolo, la mia biblioteca era un ducato anche troppo vasto!… Così, per sua gentilezza, sapendo che amavo i miei libri, non mi separò dalla biblioteca i cui volumi hanno per me un valore maggiore del mio regno!
Prospero nella Tempesta di William Shakespeare.
Il migliore scrittore sarà colui che ha vergogna di essere un letterato.
Friedrich Nietzsche
Dai libri imparo meno che dalla vita; un solo libro mi ha molto insegnato: il vocabolario. Ma adoro anche la strada, ben più meraviglioso vocabolario.
Ettore Petrolini
I libri hanno gli stessi nemici dell’uomo: il fuoco, l’umidità, il tempo e il proprio contenuto.
Paul Valéry
Vita Cartesii est simplicissima …
La bêtise n’est pas mon fort. J’ai vu beaucoup d’individus, j’ai visite quelques nations, j’ai pris ma part d’entreprises diverses sans les aimer, j’ai mangé presque tous les jours, j’ai touché à des femmes. Je revois maintenant quelques centaines de visages, deux ou trois grands spectacles, et peut-être la substance de vingt livres. Je n’ai pas retenu le meilleur ni le pire de ces choses : est resté ce qui l’a pu.
Paul Valéry
Così aveva stabilito Gargantua. La loro regola consisteva in questo solo articolo: FA’ QUELLO CHE VUOI. Perché persone libere, bennate, ben istruite, che frequentano oneste compagnie, sentono per natura un istinto e inclinazione che sempre le spinge ad atti virtuosi e le tiene lontane dal vizio: ed è ciò che essi chiamavano onore.
F. Rabelais
I libri ci danno un diletto che va in profondità, discorrono con noi, ci consigliano e si legano a noi con una sorta di familiarità attiva e penetrante.
Fernando Pessoa
I miei libri sono stati scritti per far divertire chi già sa che l’uomo è stupido, per far arrabbiare chi ancora non lo sa e per far riflettere chi si ostina, contro ogni evidenza, ad avere sempre dei dubbi.
Carl William Brown
Il valore dei libri varia secondo le circostanze. Un librorilegato in cuoio è eccellente per affilare i rasoi; un libro piccolo, quintessenza, come li sanno fare gli scrittori della vecchia Europa, serve meravigliosamente per zeppare la gamba più corta di un tavolino traballante; un vecchio libro legato in pergamena costituisce il migliore dei proiettili da lanciare contro i gatti inopportuni; finalmente un atlante dai grandi fogli di buona carta è quel che di meglio si possa desiderare per accomodare i vetri rotti.
Mark Twain
Il Macchiavelli in una sua lettera, rendendo conto all’amico Vettori di come passa le sue giornate in campagna fra le occupazioni rustiche che gli prendono la maggior parte del tempo, aggiunge che la sera, quando ha finito di zappare, di sarchiare, di concimare, si pulisce con, la massima diligenza, indossa l’abito migliore per presentarsi agli illustri e grandi personaggi, o per meglio dire, agli “spiriti magni” che lo attendono nel suo studio: Platone, Tacito, Cesare, messer Dante Alighieri.
A. Scarlatti
Notte
Una piccola stanza gotica, con una volta alta. Faust, inquieto, sulla sua poltrona, davanti al leggio
FAUST. Ahimè!, ho studiato, a fondo e con ardente zelo, filosofia e giurisprudenza e medicina e, purtroppo, anche teologia. Eccorni qua, povero pazzo, e ne so quanto prima! Vengo chiamato Maestro, anzi dottore e già da dieci anni meno, per il naso, in su ed in giù, in qua ed in là, i miei scolari. E scopro che non possiamo sapere nulla! Ciò mi brucia quasi il cuore. Ne so, è vero, un po’ più di quelli sciocchi, dottori, maestri, scribi e preti; non mi tormentano né scrupoli, né dubbi, né ho paura del diavolo o dell’inferno. Però mi è stata tolta in cambio di ciò ogni gioia; non mi metto in capo di sapere qualcosa di buono, non mi illudo di poter insegnare qualcosa, di saper render migliori o convertire gli uomini. Oltre a ciò non ne ho né beni, né danari, né onori, né le pompe del mondo. Nemmeno un cane potrebbe continuare a vivere cosi. Mi sono dato pertanto alla magia, se mai il potere o la parola dello Spirito mi rivelassero qualche segreto. Per non dover dire, dopo così amare, sudate fatiche, quello che non so, per poter scoprire ciò che, nel profondo, tiene insieme l’universo e contemplare ogni attiva energia ed ogni primitiva sostanza e smetterla di rovistare nelle parole.
Johann Wolfgang von Goethe
Già, quello che si chiama sapere! A chi è permesso chiamar le cose con il loro nome? I pochi che ne capirono qualche cosa e, abbastanza ingenui, non frenarono l’empito del loro cuore e rivelarono alla folla i loro sentimenti e le loro visioni, li hanno sempre messi in croce o sopra un rogo. Vi prego, amico, è notte fonda, per questa volta dobbiamo interrompere.
Goethe Faust
Anche la vecchia pelliccia pende al vecchio chiodo e mi ricorda le sciocchezze che insegnai, allora, a quel ragazzo e delle quali egli, un giovanotto ormai, si nutre ancora oggi. O cappa dal lungo pelo, mi prende veramente il desiderio di darmi, ancora una volta unito a te, l’importanza del docente, come quando si pensa di aver completamente ragione. Ai dotti ciò riesce, al diavolo è passata la voglia da un pezzo. (Scuote la pelliccia che ha tirata giù dal chiodo. ne vengono fuori tignole, scarafaggi e farfallette.)
Mefistofele Goethe