Idee, parole, metafore e riflessioni
 
Barzellette sul Natale

Barzellette sul Natale

Pranzo Natalizio
Pranzo Natalizio

Barzellette sul Natale, testi umoristici, narrativa comica sul Natale e la sua festività, pensieri cinici, satirici e nonsensical per stimolare il buon umore.

Quest’anno sarà un Natale più triste del solito, è il 2020, la pandemia da Coronavirus imperversa, l’età avanza, i soldi scarseggiano, mia madre è quasi sulla soglia dell’oltretomba, i morti soprattutto in Italia, ma anche nel resto del mondo, sono sempre più numerosi e dulcis in fundo, tanto per non farci mancare niente, i nostri politici sono sempre più scemi e stupidi che mai, contribuendo così a più non posso ad alimentare la crisi economia e la disperazione di tante famiglie. Tuttavia il mio motto è sempre stato, in tristitia hilaris, in hilaritate tristis, per cui anche in questo mio blog, nonostante il Natale pandemico in questione, non potevano mancare una serie di barzellette e di testi umoristici sul Natale, anche se sono del tutto consapevole che ridere in questo periodo risulta piuttosto difficile. Eccoli!
Carl William Brown

Poco prima di Natale nell’Ufficio Postale di un paesino gli impiegati trovano nella cassetta una lettera con la scritta “Per Babbo Natale”. Decidono di aprirla e di leggerla: “Caro Babbo Natale, sono un bimbo di 7 anni di nome Marco e vorrei chiederti un regalo. La mia famiglia e’ povera, percio’ invece di giocattoli ti chiedo di inviarmi un milione di lire, cosi’ anche noi possiamo passare le Feste con gioia”. Gli impiegati della posta, commossi, fanno una colletta e, raggiunta la cifra di 500.000 lire, la spediscono all’indirizzo del povero bambino. L’anno successivo, nello stesso periodo, nello stesso Ufficio Postale, gli impiegati trovano un’altra busta “Per Babbo Natale”. La aprono e leggono: “Caro Babbo Natale, sono Marco, il bimbo che ti ha scritto l’anno scorso. Vorrei chiederti lo stesso regalo, un milione di lire. Grazie per aver esaudito il mio desiderio lo scorso anno, ma quest’anno mandami un assegno non trasferibile, perché l’altra volta quei ladri delle poste m’hanno fregato mezzo milione!”.

Tutta la famiglia è felicemente riunita attorno al tavolo per la cena di Natale. Ad un certo punto, la figlioletta di 10 anni, dopo essere stata cupa ed in silenzio per tutta la cena, si fa coraggio e prende la parola tristemente: “Mamma, papa’, ho una brutta notizia. Non sono più vergine!”. E inizia a piangere e singhiozzare, coprendosi il viso con le mani. Ne segue un silenzio sepolcrale, poi il padre infuriato getta con stizza il tovagliolo sul tavolo e comincia a gridare, rivolto alla moglie: “Tu, tu, brutta figlia di … Tu e le tue schifose minigonne e il tuo trucco da donna da strada! Quando qualsiasi imbecille arriva a casa ti si bagna anche il fondoschiena, si vede! Questo e’ l’esempio che la bimba ha sotto gli occhi tutti i giorni!” Poi punta il dito verso la figlia maggiore venticinquenne: “E tu! Tu che ti trastulli ogni sera sul sofa’ con quella checca pelosa e cazzuta del tuo ragazzo! E tutto davanti alla bambina!”. La bimba intanto ascoltava sorpresa e con gli occhi spalancati. Ad un certo punto la madre non ce la fa più ed esplode: “Aaaahhh, si? E chi e’ quell’imbecille che spende metà dello stipendio in prostitute e le porta fin sulla porta di casa? Non penserai che io e la bimba siamo cieche, eh? Disgraziato! O che non si notino le tue palle sporche di rossetto da quattro soldi? E poi che esempio vuoi dare tu, se da quando hai la tv satellitare passi le tue notti a vedere i film porno? eeehhh? E tu credi che la bimba non lo veda? E la tua idea idiota che si parli liberamente in famiglia di sessualita’… ora vedi il risultato! Bastardo!”. Sconsolata e al limite del collasso nervoso, la madre con gli occhi gonfi di pianto e la bocca tremante prende amorevolmente la mano della bambina, anch’essa sconvolta (la bimba, non la mano) e le chiede: “Bimba mia, dimmi, com’e’ successo? Te l’hanno fatto vaginale? Anale? Ti hanno violentato?”. La bimba si asciuga le lacrime, fa un sospiro e poi risponde: “No, mamma. La maestra mi ha tolto dal presepe della scuola”.

E’ la notte del 25 Dicembre. In una misera stalla a Betlemme, un remoto paesello disperso in mezzo al deserto, Maria e Giuseppe sono in piedi da ore, stanchi, davanti alla culla posticcia fatta di paglia e sterpi, ove dimora il bimbo Gesù, coperto appena da un piccolo drappo bianco e candido. Il bimbo geme tremante mentre un bue e un asinello ansimano quel minimo necessario per garantire un po’ di tepore, quanto basta appena per sopravvivere al gelido inverno. Orde di curiosi e persone noncuranti del disagio della Sacra Famiglia prendono d’assalto e senza tregua il neonato, portando in dono misere cose, quel poco che potevano permettersi. Qualcuno dei convenuti narra di Erode, che ha sguinzagliato i suoi soldati per massacrare tutti i bimbi maschi della zona. Fa freddo, e fra pastori, pecorelle, angeli e semplici curiosi c’? una ressa della madonna, una calca bestiale. E fu allora che accadde il miracolo. Il bimbo Gesù, poco più che neonato, disse le sue prime, sante parole: “Ma che Natale di merda, quest’anno”.
Mauroemme

Che cosa ha detto la pesca di beneficenza? Fate anche la mela di beneficenza o la pera di beneficenza; e siccome a Natale dobbiamo essere tutti più buoni, e non più deficienti, fate anche il pandoro di beneficenza?
Carl William Brown

Tre amici stanno discorrendo tra di loro, uno dice: “Certo che Natale e’ proprio una bella festa!”. Gli altri due in coro: “Si’, hai ragione… e’ proprio una bella festa”. Allora il secondo dice: “Se e’ per questo anche Pasqua e’ una bella festa!”. Gli altri due amici: “Eh gia’… pensandoci bene anche Pasqua è una bella festa”. Il terzo sta un attimo in silenzio, poi: “Però anche scopare è una bella festa!”. “Si’, ma sono meglio Natale e Pasqua!”. “E perché?”. “perché vengono più di frequente!”

Natale in Palestina. Circonda il tuo presepe con filo spinato, per riprodurre fedelmente il paesaggio della Palestina attuale. Organizza una intifada con i pastorelli contro quei coloni ebrei che si sono installati nel presepe. Invia un angelo per convocare una conferenza di pace… Il giorno prima, fai esplodere un’autobomba nel centro dell’annunciazione. Proclama la repubblica nel tuo presepe. Fabbrica una ghigliottina col coltello per il prosciutto e decapita ogni giorno uno dei tre Re Magi. Confisca le pecorelle ai pastori del presepe e spiuma un angelo. Costruisci chiesette e poi bruciale. Una volta abbattuta la monarchia, convoca libere elezioni affinche’ i tuoi figli eleggano liberamente tre Presidenti della Repubblica Magi. Fai loro promesse elettorali per il 6 gennaio, che naturalmente non pensi lontanamente di mantenere. Mauroemme

Pierino chiede a suo padre: “Papà, a Natale mi regali la bicicletta?”. “Hai studiato l’alfabeto?”. E Pierino: “NO!”. “Allora niente bicicletta fin quando non lo impari!”. Due ore dopo dopo il babbo chiede a Pierino: “Allora hai studiato l’alfabeto?”. “Si’, l’ho studiato!”. “Bene, fammi sentire…”. “A… B… C… CLETTA!!!”.

Un paio di settimane prima di Natale un miliardario e sua moglie entrano in una galleria d’arte molto esclusiva e acquistano cinque Van Gogh, tre Picasso, quindici Dal“ ed una dozzina di Monet. Uscendo, il miliardario dice alla moglie: “Bene, con i biglietti d’auguri siamo a posto. Adesso comperiamo i regali”.

Barzellette sul Natale
Barzellette sul Natale

La maestra vuol fare un gioco con i suoi allievi: “Allora, ditemi il nome di una cosa rotonda e pelosa”. Luigino alza la mano e dice: “La pesca, signora maestra!”. “Bravo Luigino!”. La Maria alza anch’essa la mano e dice: “Il kiwi”. Poi si alza Pierino e dice: “Le palle di Natale!”. La maestra lo guarda stupita e dice: “Ma Pierino! Le palle di Natale sono rotonde, ma non hanno dei peli!”. E Pierino rivolgendosi al suo compagno di banco: “Dai, Natale, togliti i pantaloni e mostra le palle alla signora maestra!!!”

E’ quasi Natale, fa freddo, oggi piove anche e tira un forte vento, buttiamo un po’ di legna sul fuoco. Caro diario. A Berlino, il 19 dicembre del 2016, vicino alla chiesa Gedächtniskirche, nei pressi dello Zoo, un Tir nero con a bordo un autista polacco, morto ammazzato, un carico di acciaio e un non meglio identificato presunto terrorista, ora alla macchia, poco dopo le 20, si schianta sulla folla del mercatino di bancarelle di Natale allestito per l’occasione, causando poco più di una decina di morti e una cinquantina di feriti, a dimostrazione del fatto che nell’Europa civile, razionale e cristiana, è pienamente garantito il pluralismo democratico ed ognuno può santificare le festività nel modo che crede più opportuno per la propria fede religiosa e perché no, anche politica, economica e sociale!
Morale della favola? Guardarsi sempre attorno in modo estremamente guardingo, il pericolo infatti può sbucare dal nulla da un momento all’altro, così, all’improvviso e in questi casi bisogna essere preparati ad evitarlo! Be always good and if you can’t be good, be extremely careful, my dear friends; that is to say, risk management mood and permanent learning always on!
Carl William Brown

11 MOTIVI PER ODIARE IL NATALE

1. E’ inverno. Fa freddo.
2. Ti rendi conto che anche quest’anno sta per finire e tu non hai minimamente rispettato i propositi che ti eri prefissato 12 mesi prima.
3. Il 24 dicembre ti ritroverai smarrito per i centri commerciali pensando ancora agli ultimi inutili regali da fare per alleggerire il portafoglio e pentirtene poco dopo.
4. Sarai costretto a rivedere parenti lontani, abbracciarli e baciarli mostrando un falso sorriso a 32 denti, fingendo di ricordarti benissimo di loro.
5. Ti ingozzerai di schifezze e sarai costretto a digiunare per 1 mese, sapendo benissimo che comunque quei chili di troppo sui fianchi non se ne andranno mai.
6. Tutti cominceranno a chiederti: “Che cosa fai per capodanno?”. E tu non saprai rispondere perché come sempre ti organizzerai 16 ore prima del countdown.
7. Troverai ovunque babbi natali appesi per le terrazze, alberi agghindati come trans, lucine psichedeliche e canzoncine natalizie in quantità che ti faranno credere di aver assunto la peggio pasticca di Ecstasy in circolazione.
8. Non hai più 5 anni e non credi più a Babbo Natale. Anzi, molto probabilmente ti sei già scelto il tuo regalo 20 giorni prima mandando a rotoli pure l’effetto sorpresa.
9. Nel pomeriggio, dopo il pranzo di Natale, non saprai che cosa fare perchè fondamentalmente è la giornata più noiosa dell’anno. E’ più divertente prepararsi al Natale che viverlo.
10. Riceverai messaggi di auguri anche da persone di cui non te ne frega niente. O peggio, da persone di cui non hai neanche il numero in rubrica e sarai costretto a liquidarli con un banale “Grazie, tantissimi auguri anche a te”.
11. Tutti ridono felici e contenti. Ma che cacchio ve ridete a fa’? Io fra pochi giorni ho l’inizio della sessione invernale degli esami. Cristo.
Nate Myler

E’ una bella mattina di primavera e un ragazzino va al parco con la nuova bicicletta ricevuta in regalo per Natale. Incontra un poliziotto a cavallo. Questo lo ferma e gli dice: “La tua bicicletta e’ molto bella, l’hai ricevuta da Babbo Natale?”. “Si’ agente”. “Allora, gli dice l’agente, consegnandogli il verbale di una multa di $25, dai questa a tuo padre e avvisa Babbo Natale che la prossima volta, occorre che metta un catarifrangente rosso dietro la tua bicicletta”. Il ragazzino prende il verbale e dice all’agente: “Il suo cavallo e’ molto bello, anche questo e’ un regalo di Babbo Natale?”. L’agente, che decide di stare al gioco, gli risponde: “Certo, anche questo e’ un regalo di Babbo Natale, perché?”. “perché dovrebbe dire a Babbo Natale che, ad un cavallo, il buco del sedere andrebbe messo dietro e non sopra”.

Er 25 dicembre alle 7.30 Er Totti se sveglia e core sotto l’arbero de Natale per vede’ li regali… scarta i quattro pacchi che ce trova sotto e poi va in cucina tutto arabbiato!! La madre vedendo Francesco tutto arabbiato glie fa’: “A France’ ma che c’hai?”. E Totti: “So troppo arabbiato!!! Tu e Babbo Natale siete dei Bugiardi!!!”. La madre: “Ma che dici France’? Nun ? vero!!!”. E Totti: ” Ma che nun ? vero….A’ ma’….tu m’hai detto che pe’ li regali de natale me dovevo adda fa’ ‘a letterina… io m’a a so’ fatta e sto buzzicone nun m’ha manco portato quello che glie chiedevo… sto ‘ngrato!!!!”

Un bambino vorrebbe tanto avere l’albero di Natale, ma il povero padre non può comprarlo. Il tempo passa e il Natale si avvicina. Il bimbo è sempre più triste e malinconico, in tutte le case dei suoi amichetti è ormai arrivato un albero, solo la sua rimane spoglia. Così un giorno il papà, stanco di sentire il figlioletto piagnucolare, gli dice: “Non piangere più piccolo mio, ci ho pensato a lungo e ho deciso di accontentarti. Anche se sono povero, ora esco, e ti prometto che al ritorno avrò con me un meraviglioso abete, e senza spendere un soldo”. Così dicendo l’uomo afferra una scure da boscaiolo, si mette gli scarponi da neve e un pesante pastrano, ed esce da casa con passo deciso, dirigendosi verso i lontani monti innevati. Fischiettando soddisfatto, il genitore ritorna dopo appena dieci minuti, e con in spalla un bellissimo albero natalizio, che colloca in soggiorno. Il figlioletto molto stupito gli chiede: “Ma babbo, come hai fatto ad abbattere quel grande abete così in fretta?”. “Non l’ ho tagliato figlio mio, l’albero l’ ho preso al supermercato qui all’angolo”. “Al supermercato? Ma allora perché ti sei portato dietro l’accetta?”. “Sciocchino, l’accetta serviva per non pagare l’albero”.
Bilbo Baggins

Testi umoristici sul Natale 2020
Testi umoristici sul Natale 2020

Due bimbi parlano: “Io per Natale mi faccio regalare un trenino elettrico e tu ?”. L’altro: “Io una scatola di Tampax”. “E che e’ ?”. “Non lo so, ma so che si puo’ giocare a tennis, saltare, nuotare, sciare e fare tante altre cose”.

Pierino chiede a suo padre: “Papa’, a Natale mi regali la bicicletta?”. “Hai studiato l’alfabeto?”. E Pierino: “NO!”. “Allora niente bicicletta fin quando non lo impari!”. Due ore dopo dopo il babbo chiede a Pierino: “Allora hai studiato l’alfabeto?”. “Si’, l’ho studiato!”. “Bene, fammi sentire…”. “A… B… C… CLETTA!!!”. Al mercato il fruttivendolo grida: “Comprate la frutta… la frutta bella… compratela e la pagherete a Natale!”. Sentito questo, tutti vengono a comprare la frutta. Nel momento che vanno via il fruttivendolo dice: “Un attimo, dove andate… dovete pagare la frutta…, Natale, vieni qui!”.

Il parroco indica il maresciallo durante la predica: “E lei, signor maresciallo… ? un soldato nell’esercito del Signore?”. Il maresciallo, sentendosi al centro dell’attenzione, deglutisce e con un po’ di ansia risponde: “S… si… signore, lo sono!”. “E allora perché la vediamo a messa soltanto a Natale?”. “Ci crederebbe se le dicessi che sono nel servizio segreto?”

Babbo Natale, la sera della vigilia di Natale, esce con il suo paccone di doni e trova TUTTE le renne della slitta completamente girate sulla schiena e con le gambe in alto… rigide come colonne. “Mannaggia! se non porto i regali faccio una figuraccia!!” Chiama SUBITO il piu’ bravo veterinario del paese, che fa un’ iniezione di un farmaco e le renne si girano subito, pronte a partire… “Caspita!!! Dottore, ma che cosa gli ha dato alle renne, che sono di nuovo in piedi??? e cosi’ velocemente??”. E il dottore: ” Semplice, Babbo Natale… gli ho fatto un’iniezione di… VOLTA-REN!!!”.

In un grande magazzino il 24 dicembre una bambina si avvicina a Babbo Natale che la invita a montare sulle sue ginocchia e le domanda: “Buongiorno, mia piccola. Allora dimmi, che cosa vorresti da Babbo Natale?”. La piccola allora lo fissa con due grossi occhioni pieni di disperazione, grosse lacrime cominciano a scendere sulle sue guance: “Vuol dire che non hai ricevuto la mia e-mail?”

Tre francesi si incontrano in prossimità delle feste natalizie. Il primo di Parigi: “Per Natale regalerò a mia moglie una collana e una sciarpa, così se la collana non le piace potrà metterci su la sciarpa”. Il secondo di Lione: “Io invece le regalerò un braccialetto e dei guanti, così se il braccialetto non le piace potrà utilizzare i guanti per coprirlo”. Il terzo di Marsiglia: “Io le regalerò un orologio e un preservativo, l’orologio perché? veramente un bel regalo e il preservativo perché se non le piace potrà andare a prenderlo in quel posto”. Laurik

10 RAGIONI PER CUI UN ALBERO DI NATALE E’ MEGLIO DI UNA DONNA

1- l’albero di Natale se ne frega di quanti alberi di Natale hai avuto prima di lui
2- l’albero di Natale non dà fuori di testa se usi lucine esotiche
3- l’albero di Natale se ne frega se ne hai uno artificiale nell’armadio
4- l’albero di Natale non dà fuori di testa se gli rompi le palle
5- puoi valutare per bene un albero di Natale prima di portartelo a casa
6- l’albero di Natale non dà fuori di testa se lo guardi da sotto
7- quando l’albero di Natale non ti serve piu’ puoi lasciarlo sul marciapiede e aspettare che lo portino via
8- l’albero di Natale non si ingelosisce se sei circondato da altri alberi di Natale
9- l’albero di Natale se ne frega se guardi la partita per tutto il giorno
10- l’albero di Natale non dà fuori di testa se lo leghi e lo butti nel bagagliaio del tuo furgone

Anno del Signore 2020 un Natale da incubo
Anno del Signore 2020 un Natale da incubo

La notte di Natale alla messa di mezzanotte, in Brianza, il parroco si rivolge ai fedeli e comunica: “Oggi? nato il Salvatore”. In fondo alla chiesa un tizio esclama: “Casso, un alter terun!!”.

Finito di fare il presepe: ho messo: 5 case distrutte dai terremoti, 4 case alluvionate, 4 container dove far vivere la gente sfollata, 25 banche, 82 chiese; il bue e l’asinello non me li posso permettere vista la tassa sugli animali domestici. Ho messo la grotta, ma senza Ges?, considerato che Giuseppe e Maria con il loro lavoro non arrivano a fine mese e l’ici sulla grotta ? una spesa in pi? e i loro genitori con la riduzione della pensione non possono pi? aiutarli. Ho messo 1500 re magi rigorosamente in auto blu. Mi sembra finito!!!
Simona Renaudo

E’ da poco passato Natale. Un bambino ricco si incontra nel giardino della scuola con un bambino povero e gli dice: “Sai, a me Babbo Natale mi ha portato un aereo radiocomandato, un trenino elettrico, una pleistescion, una tiv? al plasma, un computer, una muntainbaic e un mucchio di giochini elettronici… Ea te cosa ti ha portato?”. “Un topotoo”. “Un topotoo? E che cosa ???”. “Non te lo posso dire, ma ? davvero divertente” risponde il bambino povero. Una volta a casa, il bambino ricco va indispettito dal babbo, un ricchissimo imprenditore, e gli dice: “Papˆ, papˆ, voglio anch’io un topotoo!”. “Un topotoo? E cos’??”. “Non lo so, per˜ un mio amico l’ha ricevuto in regalo e ha detto che si ? divertito moltissimo”. Allora il babbo ricco va di corsa alla casa del bambino povero, nei sobborghi malfamati della cittˆ, e gli dice: “Ho saputo che Babbo Natale ti ha portato un topotoo”. “Si”. “E ti diverte molto?”. “Oh, si, ? il regalo pi? divertente che abbia mai ricevuto”. Il ricco lo afferra per le braccine e gli sussurra: “Senti, ti do’ tutti i regali che ha ricevuto mio figlio se tu mi dai il tuo topotoo”. Il bimbo povero acconsente, cos“ il babbo ricco ritorna mezz’ora dopo, a bordo della sua limousune, stracolmo di giocattoli e li da’ al bambino povero. “Eccoti quanto promesso. Ora, per favore, dammi il tuo maledetto topotoo”. Il bimbo povero esce dalla stanza, va nel suo misero bagno, prende il tubo di cartone della carta igienica, esce e dice al papˆ ricco: “Ecco. Questo ? un topotoo”. Il babbo ricco rimane stupito e protesta: “Ma questo ? un volgare tubo di cartone!”. “Lasci, le mostro come funziona” risponde il bimbo povero. Si porta il tubo alla bocca e inizia a cantare: “To-po-too, topo-to-topoo…”
Mauroemme

E’ Natale e Babbo Natale è in giro per il mondo per consegnare i regali ai bimbi buoni. Si e’ infilato nell’ennesimo camino e ha depositato i vari regali per i bambini che vivono in quell’appartamento. Sta per risalire per il camino quando sente una voce calda e suadente che gli dice: “Per favore, non andartene”. Babbo Natale si guarda in giro e vede una bellissima donna, poco vestita, sdraiata seducentemente sul letto. Babbo Natale manda giu’ con fatica e dice: “Mi dispiace, ma questa notte ho molto da fare. Debbo proprio andare!”. La donna si slaccia la vestaglia mostrando un corpicino veramente perfetto modellato da un bel reggiseno rosso e da provocanti slip e calze rosse, e poi quasi supplicando gli dice: “Per favore, ti prego, Babbo Natale, rimani qui con me!”. Babbo Natale deglutisce ancora piu’ a fatica, si slaccia lo stretto colletto, ma alla fine dice: “Mi dispiace, debbo proprio andare. Ho tanti regali da consegnare!”. La donna con fare molto seducente si toglie il reggiseno e gli slip rossi e poi supplica ancora Babbo Natale: “Per favore, rimani qui con me!”. Allora Babbo Natale, che sta sudando profusamente, guarda la donna, si guarda in basso e dice: “Cacchio, mi tocca rimanere! Non riesco piu’ a risalire il camino con questo coso cosi’!”.

Pierino è un bambino antipatico e volgare e suo padre per punirlo gli da’ un ultimatum: “O ti comporterai bene da qui a Natale o riceverai solo cacca di cane in regalo, invece di ciò che desideri!!”. Eppure Pierino si comporta sempre male e scrive la seguente letterina a Babbo Natale: “Vorrei un fottuto orsacchiotto vicino al mio letto, un trenino sotto quel cacchio di albero di Natale e una bici nuova vicino al mio fottuto garage!”. Il mattino di Natale, Pierino si sveglia e trova cacca di cane vicino al suo letto. Poco convinto, va a vedere sotto l’albero di Natale e anche li’: cacca di cane. Confuso, va a vedere da parte al garage e anche li’ trova una pila di cacca di cane! Torna in casa e il padre, sorridendo tra se’ e se’ gli fa: “Cosa ti ha portato Babbo Natale quest’anno?”. “E che cacchio!! Penso mi abbia portato un cane, ma non riesco a trovarlo!!!”

Figlio del pastore sardo. Siamo verso Natale, e il figlio del pastore vorrebbe ricevere un regalo. Prende carta e penna e si mette a scrivere la letterina per Babbo Natale. “Carro Babbo Nattale. Per il ggiorno della tua festa, vorrei riccevvere una biccicletta rrossa”. Arriva la mattina di Natale, il bambino va a vedere sotto l’albero e non trova nulla. Un po’ perplesso, si rimette al tavolo a scrivere un’altra letterina: “Carra Beffana. Per il ggiorno della tua festa, vorrei riccevvere una biccicletta rrossa”. Arriva anche il giorno dell’ Epifania, ma la bicicletta rossa non arriva. Allora guardandosi intorno, il bambino osserva il presepe, prende la statuina del bambin Gesu’, se la mette in tasca e si rimette al tavolo a scrivere un’altra letterina. “Carra Maddonna. Se vvuoi rivvedderre ttuo ffiglio…”.

Babbo Natale, la sera della vigilia di Natale, esce con il suo paccone di doni e trova TUTTE le renne della slitta completamente girate sulla schiena e con le gambe in alto… rigide come colonne. “Mannaggia! se non porto i regali faccio una figuraccia!!” Chiama SUBITO il piu’ bravo veterinario del paese, che fa un’ iniezione di un farmaco e le renne si girano subito, pronte a partire… “Caspita!!! Dottore, ma che cosa gli ha dato alle renne, che sono di nuovo in piedi??? e cosi’ velocemente??”. E il dottore: ” Semplice, Babbo Natale… gli ho fatto un’iniezione di… VOLTA-REN!!!”.

In un grande magazzino il 24 dicembre una bambina si avvicina a Babbo Natale che la invita a montare sulle sue ginocchia e le domanda: “Buongiorno, mia piccola. Allora dimmi, che cosa vorresti da Babbo Natale?”. La piccola allora lo fissa con due grossi occhioni pieni di disperazione, grosse lacrime cominciano a scendere sulle sue guance: “Vuol dire che non hai ricevuto la mia e-mail?”

Natale 2020. Non ci resta che ridere
Natale 2020. Non ci resta che ridere

Caro Babbo Natale, mi piacerebbe ricevere un monopattino e una bicicletta. Sono stato molto buono e non ho mai fatto cose cattive. Ti voglio bene. Carletto. Caro Carlo, prima di tutto, come fai a volermi bene se neanche mi conosci?. E inoltre, lo so benissimo che non hai fatto cattiverie perche sei stato in un letto tutto l’anno. Per ultimo, come cacchio ti viene in mente di chiedermi un monopattino e una bici ??? Oltre che paralitico, sei pure idiota??? Babbo Natale.

Qualsiasi riferimento a qualunque divinità, figura mitologica, personaggio tradizionale, reale o leggendario, vivo o morto che sia; a simboli (ove sono compresi tra l’altro – ma non limitativamente – canti e rappresentazioni artistiche, letterarie e sceniche) religiosi, mitologici o della tradizione che possa essere ravvisato direttamente o indirettamente nei presenti Auguri non implica da parte dell’Augurante alcun sostegno nei confronti della figura o del simbolo in questione.
L’Augurante chiede inoltre all’Augurato di accettare gli auguri per un felice (ove l’aggettivo “felice” viene definito tra l’altro – ma non limitatamente – come “gratificante dal punto di vista personale, sentimentale e finanziario e privo di complicazioni di carattere medico, dirette o indirette”) anno 2020. L’Augurante sottolinea che la datazione “2020” è qui considerata come convenzionale, così com’è considerata convenzionale la data del 1° Gennaio come inizio dell’anno, e dichiara il suo assoluto rispetto per altri tipi di datazione legati alle differenti culture religiose e/o laiche di cui l’Augurante riconosce il prezioso contributo allo sviluppo dell’attuale società multietnica.

Il giorno dopo la Befana Pierino si aggira per i giardini trascinando un trenino quando vede un giardiniere al lavoro: “Signore, signore, guarda che bel trenino mi ha portato la Befana! E a te cosa ha portato la Befana?”. Il giardiniere sorride e prosegue nel suo lavoro, ma Pierino imperterrito ricomincia: “Signore, signore, guarda che bel trenino mi ha portato la Befana… e a te cosa ha portato la Befana?”. E cos“ per parecchie volte fino a quando il giardiniere stanco e incazzato risponde: “La Befana mi ha portato un cacchio cos“!!!”. Pierino spalanca gli occhioni sorpreso e dice: “Perché tu al caminetto… invece della calza ci hai appeso il sedere?”

La vigilia dell’Epifania Berlusconi sta per andare a letto quando riceve la visita della Befana che gli fa: “Sua Eccellenza, siccome ha recato molto benessere agli italiani voglio farle un regalo speciale: esprima un desiderio ed io lo esaudiro’.” Berlusconi ci pensa un po’, ma poiché ha gia’ tutto non riesce a decidersi. Alla fine dice alla Befana: “Senta l’unica cosa che mi farebbe piacere dopo tutte queste vacanze natalizie passate a lavorare sodo per gli italiani e per il mondo, sarebbe quella di riposare il giorno dell’Epifania nella mia villa di Arcore”. La Befana fa schioccare le dita e un secondo dopo tutti e due si trovano ad Arcore. Berlusconi ringrazia calorosamente la Befana per il magnifico regalo e le dice: “Senta, mi consenta di fare anche a lei un regalo. La voglio fare ministro!”. E la Befana: “Eh no, befana sì… ma zoccola no!!!”

Su un tavolo c’è una torta e attorno Babbo Natale, la Befana, un carabiniere intelligente, un carabiniere stupido. Un attimo di buio e la torta scompare: chi l’ha mangiata? Dunque Babbo Natale, la Befana, il carabiniere intelligente non esistono…

Il giorno del capodanno ebraico la ricca sinagoga e’ gremita di gente. Davanti al portale d’ingresso c’e’ una guardia giurata che controlla chi entra. D’un tratto arriva un ebreo trafelato che vuole entrare. La guardia giurata gli chiede: “Lei ha pagato per il posto in sinagoga?”. “Ma no” risponde l’ebreo. “Allora non puo’ entrare” dice secco la guardia. “Ma io devo entrare solo cinque minuti. Per vedere una persona!”. “Non si puo’!” replica bruscamente la guardia giurata. “La prego, e’ davvero urgente” insiste l’ebreo. Magnanimo, la guardia acconsente: “Va bene, va bene, solo cinque minuti… ma se la becco a pregare, la butto fuori a calci!”.

Gazzotti non ne vuole sapere di organizzare la festa di Capodanno, ma ha una casa grande, una cantina piena di vini, e soprattutto ? molto mite e non sa dire di no. Si calcola che, in vent’anni, abbia ospitato diecimila persone, offerto mezzo milione di bottiglie, pulito cento ettari di vomito e mai, dico, mai, cuccato una volta. I danni alla casa ammontano, ogni volta, a svariati milioni. Gazzotti? assicurato, ma la polizza gli scade sempre a mezzanotte del trentuno.
Stefano Benni

C’erano una volta un uomo perfetto e una donna perfetta. Si incontrarono e, siccome la loro relazione era perfetta, si sposarono. Il matrimonio fu semplicemente perfetto. E anche la loro vita insieme era ovviamente perfetta. In una notte di Natale buia e tempestosa, l’uomo perfetto e la donna perfetta stavano viaggiando in macchina su una strada molto tortuosa, quando all’improvviso notarono al lato della strada un uomo, che aveva evidentemente problemi con il suo mezzo di trasporto. Siccome erano una coppia perfetta, si fermarono per aiutarlo. L’uomo era Babbo Natale, e aveva un enorme sacco pieno di regali. Siccome non volevano deludere tutti i bambini del mondo la sera di Natale, l’uomo perfetto e la donna perfetta si offrirono di accompagnare Babbo Natale con la loro auto, e presto si ritrovarono a distribuire i regali. Purtroppo le condizioni della strada e del tempo continuarono a peggiorare, finché l’uomo perfetto, la donna perfetta e Babbo Natale ebbero un incidente.
Solo uno di loro riuscì a sopravvivere. Quale dei tre? (La risposta si trova alcune righe sotto)
La donna perfetta è l’unica che si salva: era l’unico personaggio reale, perché Babbo Natale non esiste, e neanche un uomo perfetto. Per le donne la storia finisce qui.
Gli uomini scendano ancora di alcune righe. Se Babbo Natale e l’uomo perfetto non esistono, vuol dire che al volante c’era la donna perfetta. Questo spiega perché c’è stato l’incidente. Tra l’altro, se sei una donna e stai leggendo, abbiamo la prova anche di qualcos’altro: che le donne non fanno mai quello che gli si dice.

L’ultimo dell’anno è stato festeggiato come si conviene. Finita la festa e andati via gli ospiti, il padrone di casa è così ubriaco da addormentarsi sul tappeto del salone. La moglie invece ce la fa a salirsene in camera da letto, al piano di sopra. Poco più tardi tornano a casa, da un’analoga festa, i figli adolescenti. Vedendo il padre che dorme beato per terra, i due decidono di fargli uno scherzo: gli aprono delicatamente la lampo dei pantaloni, e vi sistemano, mezzo dentro e mezzo fuori, il collo del tacchino (il piatto forte del tradizionale cenone). All’alba la moglie si sveglia, e non trovando il marito al suo fianco decide di scendere a cercarlo. Ancora mezzo addormentata, si affaccia alla balaustra: proprio in tempo (quando si dice il caso!) per vedere il cane di casa intento a divorare l’appendice carnosa che sporge dai calzoni del marito. Con un grido, la donna sviene, rotolando per le scale. Per lei, il nuovo anno inizierà in ospedale.
Mauroemme

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