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Poesie di Natale

Poesie di Natale

Poesie di Natale
Poesie di Natale

Poesie di Natale di grandi autori, famosi e non, e ancora poesie sull’albero di Natale, sul Presepio, sulle campane, sulla pace, e sulla guerra. Nel post troverete anche numerosi links a testi di varia natura in Italiano e in Inglese, brevi, divertenti, e per riflettere sulla festività del Natale in generale.

NATALE DE GUERA

Ammalappenache s’è fatto giorno
e er Bambinello s’è guardato intorno.
Che freddo, mamma mia! Chi m’aripara?
Che freddo, mamma mia! Chi m’ariscalla?
Fijo, la legna è diventata rara
e costa troppo cara pè compralla…
E l’asinello mio dov’è finito?
Trasporta la mitraja
sur campo de battaja: è requisito.
Er bove? – Pure quello…
fu mannato ar macello.
Ma li Re Maggi arriveno? – E’ impossibbile
perchè nun c’è la stella che li guida;
la stella nun vò uscì: poco se fida
pè paura de quarche diriggibbile…
Er Bambinello ha chiesto:- Indove stanno
tutti li campagnoli che l’antr’anno
portaveno la robba ne la grotta?
Nun c’è neppuro un sacco de polenta,
nemmanco una frocella de ricotta…
Fijo, li campagnoli stanno in guerra,
tutti ar campo e combatteno. La mano
che seminava er grano
e che serviva pè vangà la terra
adesso viè addoprata unicamente per ammazzà la gente…
Guarda, laggiù, li lampi
de li bombardamenti!
Li senti, Dio ce scampi,
li quattrocentoventi
che spaccheno li campi?-
Ner dì così la Madre der Signore
s’è stretta er Fijo ar core
e s’è asciugata l’occhi cò le fasce.
Una lagrima amara pè chi nasce,
una lagrima dòrce pè chi more…

TRILUSSA

NATALE

Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade.

Ho tanta
stanchezza
sulle spalle.

Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata.

Qui
non si sente
altro
che il caldo buono.

Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare.

GIUSEPPE UNGARETTI

Poesie famose di Natale
Poesie famose di Natale

ALLA VIGILIA DI NATALE

Oggi siamo seduti, alla vigilia
di Natale, noi, gente misera,
in una gelida stanzetta,
il vento corre fuori, il vento entra.
Vieni, buon Signore Gesù, da noi, volgi lo sguardo:
perchè tu ci sei davvero necessario.

BERTOLT BRECHT

ER PRESEPIO

Ve ringrazio de core, brava gente,
pé ‘sti presepi che me preparate,
ma che li fate a fa? Si poi v’odiate,
si de st’amore non capite gnente …
Pé st’amore sò nato e ce sò morto,
da secoli lo spargo dalla croce,
ma la parola mia pare ‘na voce
sperduta ner deserto, senza ascolto.
La gente fa er presepe e nun me sente;
cerca sempre de fallo più sfarzoso,
però cià er core freddo e indifferente
e nun capisce che senza l’amore
è cianfrusaja che nun cià valore.

TRILUSSA

IL MISTERO DI NATALE

La Luce guardò in basso
e vide le Tenebre:
“Là voglio andare”
disse la Luce.

La Pace guardò in basso
e vide la Guerra:
“Là voglio andare”
disse la Pace.

L’Amore guardò in basso
e vide l’Odio:
“Là voglio andare”
disse l’Amore.

Così apparve la Luce
e risplendette.
Così apparve la Pace
e offrì riposo.
Così apparve l’Amore
e portò vita;
questo è il mistero del Natale

LAURANCE HOUSMAN

Poesie di Natale sul presepio
Poesie di Natale sul presepio

I MAGI

Una luce vermiglia
risplende nella pia notte e si spande via per miglia
e miglia e miglia.
O nova meraviglia!
O fiore di Maria!
Passa la melodia
e la terra s’ingiglia.
Cantano tra il fischiare
del vento per le forre,
i biondi angeli in coro; ed ecco Baldassarre,
Gaspare e Melchiorre,
con mirra, incenso ed oro

GABRIELE D’ANNUNZIO

NATALE

Bianca la terra, il cielo grigio
“Suonate campane a distesa,
è nato!”. Sul vivo prodigio
la Vergine è china e protesa.

Non broccati, non grevi tende,
proteggono il bimbo dal gelo;
qualche tela di ragno pende
dal soffitto che mostra il cielo.

Gesù tutto bianco e vermiglio
sulla paglia fredda si muove;
gli rifiatano sul giaciglio
a scaldarlo l’asino e il bove.

Sopra il tetto che si splalanca
nero, la neve fiocca uguale.
Angioletti in tunica bianca
ricantano ai greggi: “È Natale!”.

THEOPHILE GAUTIER

LA POESIA DEL PANETTONE

Da Milano l’altra sera
è arrivata una paniera
ed i bimbi intorno ad essa,
rammentando la promessa
che il buon nonno fece un dì
si son messi a fare: “Ih ih!”
Esclamando con ragione:
“È arrivato il panettone!”.

Ma il coperchio era legato
con lo spago e sigillato,
di lì dentro allor d’un tratto
posto vien su un largo piatto
esclamando con ragione:
“Oh! Che grosso panettone!”

Ed il babbo col coltello
ne fa parte a questo e a quello
e a ogni fetta che si dà
si sente un bimbo fare: “Ah ah”
esclamando con ragione:
“Come è buono il panettone!”.

Quando un briciol non vi è più
odon tutti fare: “Uh uh!”
Esclamando con ragione:
“È finito il panettone!”.

ALDO SACCHI

Poesia di Natale sul Panettone
Poesia di Natale sul Panettone

CAMPANE DI NATALE

Ho sentito le campane, per Natale,
suonar le loro vecchie càrole consuete
e ripetere, dolci e libere, le parole
di pace sulla terra, di buona volontà per gli uomini.

E pensavo a come, venuto quel giorno,
i campanili di tutta la Cristianità
avevano battuto al canto ininterrotto
di pace sulla terra, di buona volontà per gli uomini.

E, disperato, ho chinato la testa
“Non c’è pace sulla terra”, ho detto,
“Perché l’odio è troppo forte e si fa gioco del canto
di pace sulla terra, di buona volontà per gli uomini”.

Poi da ogni bocca nera e maledetta
il cannone tuonò nel Sud,
ed in quei rombi annegaron le càrole
di pace sulla terra, di buona volontà per gli uomini.

Fu come se un terremoto scuotesse
le pietre focaie di un continente
e mandasse in rovina i focolari domestici
di pace sulla terra, di buona volontà per gli uomini.

Allora le campane hanno rintoccato più forte e profondo:
“Dio non è morto, e non dorme;
Il male fallirà, il bene prevarrà
con pace sulla terra, con buona volontà per gli uomini”.

Finché con quei rintocchi e con quel canto
il mondo non è tornato dalla notte al giorno,
una voce, una melodia, un canto sublime
di pace sulla terra, di buona volontà per gli uomini.

HENRY WADSWORTH LONGFELLOW

IL PRESEPE

Natale. Guardo il presepe scolpito,
dove sono i pastori appena giunti
alla povera stalla di Betlemme.
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
salutano il potente Re del mondo.

Pace nella finzione e nel silenzio
delle figure di legno: ecco i vecchi
del villaggio e la stella che risplende,
e l’asinello di colore azzurro.

Pace nel cuore di Cristo in eterno;
ma non v’è pace nel cuore dell’uomo.
Anche con Cristo e sono venti secoli
il fratello si scaglia sul fratello.
Ma c’è chi ascolta il pianto del bambino
che morirà poi in croce fra due ladri?

SALVATORE QUASIMODO

Poesia sull'albero di Natale
Poesia sull’albero di Natale

LA STELLA DI NATALE

Era pieno inverno.
Soffiava il vento nella steppa.
E aveva freddo il neonato nella grotta
nel pendio della collina.
L’alito del bue lo riscaldava.
Animali domestici
stavano nella grotta,
nella culla vagava un tiepido vapore…
E lì accanto, mai vista sino allora
più modesta di un lucignolo
alla finestrella d’un capanno,
traluceva una stella sulla
strada di Betlemme…

BORIS PASTERNAK

L’ALBERO DI NATALE

C’era una volta un alberello
era un po’ spoglio e poco bello.
Se ne stava vicino a un sentiero
sempre un po’ triste e di umor nero.
Un giorno di lì passò un bambino
e gli fece un bell’inchino:
“Vuoi venire con me alberello?
Ti renderò splendente e bello!”
L’alberello felice accettò
e in un attimo la sua vita cambiò.
Era pieno di belle palline,
ricoperto di luci e candeline.
Era diventato davvero speciale:
ora era l’albero di Natale!

JOLANDA RESTANO

NATALE SULLA TERRA

Dallo stesso deserto,
nella stessa notte,
sempre i miei occhi stanchi si destano
alla stella d’argento,
sempre,
senza che si commuovano i Re della vita,
i tre magi, cuore, anima, spirito. Quando
ce ne andremo di là
dalle rive e dai monti,
a salutare la nascita del nuovo lavoro,
la saggezza nuova,la fuga dei tiranni e dei demoni,
la fine della superstizione,
ad adorare – per primi! – Natale sulla terra!

ARTHUR RIMBAUD

Poesie, aforismi e articoli sul Natale
Poesie, aforismi e articoli sul Natale

NATALE, CUMM’È BELL’NATALE

Natale
Cumm’è bell’Natale,
a sera d’a Vigilia è tutta n’allegria p’a nascit’e Gesù.
A tavola apparicchiata, l’arber’allumminato.
‘O presepio sta stutato pecché a mezzanotte s’add’appiccià.
Mammà int’a cucina prepar’e cose bone
e frie ‘o capitone ca nun ce pò mancà!
“‘A casa è chin’e fummo!” Allucca già papà
“arape stu balcone ca nun se pò respirà!”
O’nonno friddugliuso annanz’a nu vrasere
ch’e mmane dint’e mane se piglia tutt’o calore!
Natale è pruvverenza ce penz’ ‘o Bambiniello ‘o ricco e ‘o puveriello a tutti fa campà!

ANONIMO

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