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Nuovo manifesto surrealista

Nuovo manifesto surrealista

Nuovo manifesto surrealista
Nuovo manifesto surrealista

Nuovo manifesto surrealista, stesura temporanea del testo del nuovo movimento surrealista, umorista e nichilista, ad opera di Carl William Brown del Daimon Club.

Qui est là? Ah très bien, faites entrer l’infini et Carl William Brown aussi!
Louis Aragon

Elle s’appelait Sonia, traits orientaux, elle expliqua le chinois en français, plus jolie qu’une beauté onirique, même si elle était peut-être presque réelle, donc je ne sais pas pourquoi, mais quand je l’ai vu, Aurélia, Angélique, Sylvie, Jemmy, Octavie, Isis, Corilla, Émilie, les filles du feu, me sont venus à l’esprit, et j’ai eu l’impression d’être le pauvre Nerval pendu aux barreaux d’une grille!
Carl William Brown

Surrealism is everywhere, but not its true spirit. So I declare that after the Pope we are the real successors of this fantastic, rebellious, anti-conventional and anti-conformist movement!
Carl William Brown and the Daimon Club

Il surrealismo cercava di superare la stupida e triste banalità della nostra realtà per avvicinarsi sempre più ad una possibile e allegra idealità.
Carl William Brown

Il surrealismo non è altro che una concezione filosofico letteraria dell’arte e della vita che cerca di superare le squallide e banali convenzioni della nostra stupida realtà esistenziale.
Carl William Brown

Credo nella futura risoluzione di questi due stati, sogno e realtà, che sono apparentemente così contraddittori, in una sorta di realtà assoluta, una surrealtà, se così si può dire.
André Breton

The simplest surrealist gesture consists in going out into the street, gun in hand, and taking pot shots at the crowd! Surrealist Slogan From The 1920S. Quoted by Luis Buñuel in: My Last Sigh, ch. 10 (1983). The slogan was revived in Paris in 1968, during the May uprising.

N’en doutez pas, ce sont les ennemmis de l’ordre qui mettent en circulation ce philtre d’absolu. Ils le passent secrètement sous les yeux des gardiens, sous la forme de livres, de poèmes. Le prétext anodin de la littérature leur permet de vous donner à un prix défiant toute concurrence ce ferment mortel duquel il est grand temps de généraliser l’usage… Achetez, achetez la damnation de votre âme, vous allez enfin vous perdre, voici la machine à chavirer l’esprit. J’annonce au monde ce fait-divers de première grandeur: un nuoveau vice vient de naître, un vertige de plus est donné à l’homme: le surrealisme, fils de la frénésie et de l’hombre. Entrez, entrez, c’est ici que commencent les royaumes de l’instantané Aragon, le Paysan de Paris, 1924.

Lacrima esistenziale surrealista
Lacrima esistenziale surrealista

Questa è la stesura temporanea del manifesto del nuovo movimento surrealista, umorista e nichilista, ad opera di un’aggregazione culturale e artistica non definitiva guidata dal fondatore del Daimon Club e della Daimonologia, vale a dire Carl William Brown, al secolo l’erede e l’estimatore edegli artefici del surrealismo, del dadaismo e di molte altre correnti letterarie, artistiche e filosofiche che lo hanno preceduto.

Il Nuovo Manifesto del Movimento, come la Daimonologia, nasce verso la fine del secondo millennio dopo Cristo, mentre i maggiori intellettuali dell’epoca, oltre ad abusare arrogantemente delle loro labili e vanesie posizioni di privilegio, stavano ancora adulando la divinità, il potere, la politica, la religione, l’ipocrisia, l’autorità, l’economia, e la pubblicità, forse anche per guadagnarsi un pezzo di pane, una bella casa, una bella macchina, un bel lavoro, una bella famiglia, e un piccolo spazio nella grande e vanitosa enciclopedia della stupidità.

La definizione del movimento, che si rifà per la guida teorica alla Daimonologia, ha richiesto l’ampliamento dei termini della sua definizione, in quanto da sempre i veri surrealisti sono i religiosi ufficiali, i vari papi per esempio ne sono tipicamente i massimi esponenti, e quindi per ragioni di giusta riconoscenza noi abbiamo per forza dovuto aggiungere i termini “Umorista” e “Nichilista” , perché così facendo in futuro riusciremo meglio ad identificarci e a sviluppare le nostre concezioni fondamentali dell’arte (non quella ricca e commerciale delle aste, dei musei e delle mostre, si intende), dell’universo e dell’esistenza.

Il Manifesto e il Movimento nascono ufficialmente nella sede concreta e virtuale del Daimon Club ad opera dei suoi principali artefici, guidati dall’eclettico C.W. Brown, che ritengono di dover usare qualsiasi mezzo, la grande rete compresa, per diffondere e divulgare le proprie idee allo scopo di coinvolgere nell’impresa sempre nuovi simpatizzanti, al di là del loro grado di preparazione scolastica e di estrazione sociale ed economica.

Il Manifesto è un opera dell’ingegno creativo della mente, dello spirito, del linguaggio e dell’azione pragmatica, è dunque uno scritto letterario e come tale è quindi soggetto alle principali usanze e convenzioni dell’arte e della comunicazione umana adottate sin dai tempi più remoti dell’espressione; per questa ragione non è materialmente imputabile ad una particolare persona, ma si avvale invece del contributo di molti personaggi e di molti pensatori di ogni tempo e di ogni luogo, il suo narratore non è altro che un medium in contatto con gli spiriti dell’universo, forse ormai è esso stesso una simile e indefinita entità. Il documento è pertanto un’opera corale e alla fine vi verranno apposte alcune firme degli autori che lo hanno ispirato e sostenuto.

André Breton e il surrealismo
André Breton e il surrealismo

Il Nuovo Manifesto di conseguenza comunica, dichiara e divulga quanto segue:

1) Per noi saranno fondamentali, come lo furono in parte anche per i futuristi, il coraggio, l’audacia, la ribellione, la lotta, la ricerca, la protesta, la critica, la logica, la sintesi, la velocità, l’umiltà, il buon senso, l’umorismo, la dialettica, la retorica, il linguaggio, l’azione, il nichilismo, l’entusiasmo, la gioia, il dolore e quant’altro è sancito e divulgato dalla Daimonologia, vale a dire il discorso sul genio.

2) Noi vogliamo, come ci hanno insegnato Aristofane, Montaigne, Shakespeare, Bacon, Eliot, Byron, Shelley, Nietzsche, Wittgenstein, Freud, Marx, Einstein, Kuhn, Breton, Marinetti, Kraus e molti altri, distruggere per creare e creare per distruggere. In questa ottica non saremo per forza devoti al potere, alle illusioni e alle convenzioni, ne tantomeno saremo servi ubbidienti delle ordinarie istituzioni del tempo, quali potrebbero essere le biblioteche, le accademie, le università, i musei, le organizzazioni politiche, gli agglomerati commerciali, le mode della comunicazione, lo scientismo della tecnologia, la vanità della stupidità e via dicendo.

3) La nostra patria è l’universo, noi ci consideriamo apolidi e fratelli dell’essere umano, non facciamo distinzioni, classificazioni, limitazioni, ne tantomeno ci sentiamo di inneggiare a qualsiasi forma di ingenuo nazionalismo. Noi accettiamo, abbracciamo, studiamo e critichiamo la più completa globalità. Per noi ciò che conta è l’arte della vita e la vita dell’arte, senza peraltro avere l’obbligo imperioso della sopravvivenza, anche perché noi in un certo senso siamo già morti.

4) Come già delineato dalla Daimonologia la nostra è una ricerca senza fine basata sulla continua speculazione di tutta la realtà. Al fine di creare nuovi modi di interpretare ciò che ci circonda e di migliorare così il nostro comportamento noi ci affidiamo soventemente alle magiche facoltà dell’arte, del linguaggio, della scienza, della poesia, e della provocazione, al fine di modificare tutto ciò che è stupida e banale convenzione.

5) Il nuovo surrealismo non è altro che l’esaltazione della vita e la negazione della morte ovvero la negazione della vita e l’esaltazione della morte, vale a dire riso, eros e thanatos, scherno, amore e morte, senza per questo dover giungere ad odiare l’umanità per averla troppo amata. Noi infatti non siamo solo sopra la realtà, ma siamo anche in fianco, sotto e fuori dalla realtà stessa. Anche perché se gli altri si ritengono perfettamente integrati noi siamo invece ancora disintegrati.

6) Il nostro Movimento è un’avanguardia ed è consapevole di portare alla ribalta un nuovo spirito e una nuova spinta verso il progresso ed il miglioramento dell’essere, a questo proposito ritiene fondamentale l’idea che tutti gli individui possano esprimersi e per fare ciò lotterà affinché sia concretamente possibile trovare e realizzare i mezzi per raggiungere pragmaticamente questo scopo, senza necessariamente dover scendere a patti con il potere, con l’ipocrisia, e con le penose velleità della gloriosa ed eterna stupidità.

7) Per il nostro movimento sono fondamentali lo studio, la comunicazione, la collaborazione, l’umiltà, la comprensione, la compassione, la condivisione, la critica, la sintesi, e, oltre la conoscenza dei principi della Daimonologia, una forte dose di umorismo e di autoironia, elementi essenziali della nostra filosofia nichilista ed umanista, i cui contenuti verranno attinti ed elaborati dalla vasta e diversificata opera di Carl William Brown e non solo.

8) Proprio perché noi ci rendiamo conto dell’insignificanza dell’universo, abbiamo deciso di contribuire a sviluppare una metodologia che possa aiutare tutti a convivere, a superare e a contrastare i grandi traumi e le forti assurdità che la vita ogni giorno ci propina. Per tale ragione il nostro sapere attingerà e favorirà indistintamente sia le discipline artistiche, letterarie e filosofiche, sia le discipline scientifiche, sperimentali e tecnologiche.

9) Noi non ci riteniamo superiori ad alcuna entità, ne tantomeno ci riteniamo inferiori o subalterni alle malefiche influenze del potere, dell’adulazione, e dell’autorità della stupidità, o viceversa. In quanto artisti siamo fortemente intenzionati a proseguire diretti per la nostra strada, anche se questa dovesse portare all’inferno. Dunque per il momento ci limitiamo soltanto a lottare, ad approfondire, a criticare, a divulgare e a responsabilizzare.

10) Anche per noi, come per i surrealisti, il fine ultimo è la liberazione dello spirito e di tutto ciò che è affine ad esso, quindi vale a dire anche del corpo. La nostra è perciò una rivoluzione pedagogica e permanente, in cui la nostra ambizione fondamentale è quella di contribuire a far si che la storia della specie umana possa procedere si con il metodo della prova e dell’errore, ma che nel processo risultino anche più compatibili ed equamente distribuiti i suoi costi ed i suoi benefici.

11) Noi abbiamo un profondo rispetto della donna, anche perché, visto che qualsiasi individuo nasce dal gentil sesso, è scontato che viviamo proprio in un mondo di figa! Quindi, al contrario dei futuristi noi non predichiamo il disprezzo della donna, ma con Orwell abbiamo comunque il sospetto che il gentil sesso sia rivoluzionario solo dalla cintola in giu’.

12) Noi non lavoriamo come i dadaisti per la diffusione dell’idiota nella società, anche se ci sforziamo enormemente per fare in modo che questa, con tutti i suoi componenti, acquisti sempre più un’estrema consapevoleza della propria stupidità! Noi lottiamo dunque per l’idea innovativa e provocatoria di una nuova concezione della vita, dell’arte, della cultura, dell’economia e della scienza che riesca in qualche modo a far capire a tutti il nefasto potere della stupida vanità dell’umanità.

13) Noi siamo profondamente contrari alla banalizzazione commerciale dell’arte e inoltre intendiamo la vera creatività come intima fusione della scienza, della filosofia, della poesia, della pittura, della scultura, della fotografia, della grafica e via dicendo. Siamo dunque ovviamente a favore della provocatorietà espressa dalla Merda di Manzoni, ma suggeriamo di usare per il futuro dei vasetti di vetro, in modo tale che alcuni artisti possano identificarsi maggiormente con la profonda essenza espressa dall’opera stessa!

Dicembre 1998 In fede Carl William Brown

P.S. Il nuovo Surrealismo non pretende di essere elogiato dagli altri, anche se spera comunque di trovare sempre nuovi simpatizzanti, preferisce invece poter creare le condizioni più favorevoli per essere sempre in grado di criticare la realtà che lo circonda ogniqualvolta che essa mostra i lati più paradossali delle proprie assurde contraddizioni.

Daimonologia massime e citazioni
Daimonologia massime e citazioni

Per il momento sottoscrivono il manifesto i seguenti grandi spiriti dell’universo:

Aristofane; Eschilo; Plauto; Marziale; Spartaco; Seneca; Epicuro; Lucrezio; Senofonte; Platone; Montaigne; Rablais; Cecco Angiolieri; Bacon; Shakespeare; R. Hood; Molière; Voltaire con tutti gli illuministi; Hume; Swift; Sterne; Hazlitt; Champfort; Heine, Goethe; Byron; P.B.Shelley e altri romantici; Baudelaire, Rimbuad; Nerval; Bakunin; Twain; Nietzsche; Wittgenstein; Marx; Einstein; Pirandello; Breton; Eluard; Aragon, Tzara con tutti i surrealisti, i dadaisti, e gli scapigliati italiani; Beirce; Marcuse; Picasso; Dalì, Trilussa; Musil; Joyce; Shaw; Canetti; Cioran; Kraus; J. Brown; Orwell; Longanesi; Mikes; Lec; J. Daimon; William; Daniels e Sybil; L’Erede del Becchino; Il Furbo Virus; Totò; Charlie Chaplin; Gennaro; Adramelek; More to come in the future!

P.S. Il termine “Daimonologia” deriva dal termine greco Daimon che significa genio. Prima del suo impiego da parte di Carl William Brown non era mai stato ufficialmente impiegato, pertanto il sottoscritto ne è l’inventore a tutti gli effetti. Il nuovo termine sta inoltre ad indicare una nuova disciplina oltre che una nuova metodologia di studio e di indagine creativa, il suo elaboratore è stato pertanto il primo ad organizzarla, ad esprimerla e a divulgarla, ed è pertanto a tutti gli effetti l’unico depositario teorico dei suoi principi e dei suoi contenuti. Fa testo di ciò la pubblicazione dei “Principi sintetici ed enigmatici” della nuova disciplina sui siti internet del Daimon Club in data 13 Dicembre 1998 e la registrazione delle pagine che li contengono nei motori di ricerca Altavista e Arianna. Chiunque ne faccia uso per recensioni o critiche varie è pertanto pregato di citarne le fonti. Lo stesso discorso vale per il Manifesto del Movimento Surrealista Umorista e Nichilista e per il nome Daimon Club.

Dicembre 1998 Copyright by Carl William Brown

Per chi volesse approfondire l’argomento suggerisco i seguenti articoli:

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Saggezza filosofica

Etica e filosofia

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Il testamento di C.W. Brown

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